CMYK sta per Cyan, Magenta, Yellow, BlacK (o “key colour”) ovvero i quattro inchiostri della stampa a colori detta “quadricromia” che si basa sulla combinazione di 4 retini, uno per ciascun colore.
In base all’angolo caratteristico e alla dimensione dei puntini che formano il retino è possibile simulare l’intero spettro del colore e riprodurre milioni di tinte e sfumature. Grazie ai progressi tecnologici oggi siamo in grado di creare retini di dimensioni impercettibili all’occhio umano e quindi avere una resa molto accurata dei dettagli dell’immagine e riproduzioni di altissima qualità.
Anche i colori Pantone possono essere simulati in quadricromia attraverso le percentuali di inchiostri CMYK necessarie. Per esempio il nostro caratteristico arancione Rubbettino Print Pantone Orange 021 in quadricromia diventa C0 – M65 – Y100 – K0!
La differenza tra carta e schermo.
Il colore prodotto con questi pigmenti (per sintesi sottrattiva) differisce al colore prodotto con la luce (ovvero per sintesi additiva / RGB). Il colore per la stampa infatti non è lo stesso di quello che vediamo sugli schermi del computer che necessita invece della gamma Red (rosso), Green (verde), Blue (blu), più adatta per la visione elettronica ma qualitativamente inferiore alla gamma per la stampa.